sabato 19 febbraio 2011

Gallerie e street art: oggi

La situazione attuale è molto attiva: come già abbiamo visto, ultimamente ci sono molte iniziative di writer o street artist che entrano in un circuito più ufficiale: diverse sono le esposizioni, le performance collettive, le feste che vengono organizzate ogni anno, in Europa e Italia.

Uno degli eventi più interessanti, che ha segnato l'ingresso di diversi artisti di strada in galleria, è stata la mostra al PAC di Milano del 2007 “Street art Sweet art”. In questa occasione, circa trenta artisti provenienti da diverse esperienze sono stati chiamati ad intervenire negli spazi “asettici” del padiglione con opere che hanno la loro origine in strada: hanno partecipato writer della “prima generazione” (Atomo, Airone, KayOne, Rendo, Mambo, Led, Basik, Eron) e altri, che sono oggi i protagonisti della nuova ondata di street artist (molti dei quali inseriti nel sistema dell’arte “ufficiale”, ma che proseguono anche in strada), come Microbo, Bo 130, Blu, Ericailcane (questi ultimi dipingono l'estreno del PAC), Ozmo, Abbominevole, Pao (l’artista dei “panettoni-pinguino”), Pus (l’artista degli scarafaggi), Bros, Ivan il “poeta di strada”, Tv Boy (l’artista del bambino con la testa-televisore), Sonda, Sea, Dem, Nais, Gatto. Accanto all’esposizione di opere, viene creato anche una sorta di “Bazar pop up” che riunisce oggetti, gadget, accessori, capi d’abbigliamento “griffati” e creati dagli artisti in tutto il mondo.

Passando a eventi ancora più recenti, nell'estate 2010, sempre a Milano, si è svolta la “Forma delle reti”: una performance di 24 ore (e una mostra aperta al pubblico nei giorni seguenti) di diversi artisti all’interno del Chiostro del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia: una possibilità per mettere a confronto artisti diversi, che operano oggi con differenti tecniche, ma che partono da una comune base nel mondo del writing. Vengono ospitati: Mambo, Senso, Airone, Atomo, Gatto Nero, Flycat, KayOne, Rendo, Sea Creative, Tawa, El Gato Chimney, Ericsone, Vire, Raptuz, Mr. Wany, Schiavon, Leo, Max Gatto; l’intento è quello di fornire uno spazio, un’opportunità originale di dialogo con il pubblico e nuovi punti di vista, tramite la sperimentazione e la contaminazione tra branche (arte e scienza), temi, forme e linguaggi diversi.

Sempre a Milano esistono alcuni spazi, come ad esempio Spazio Concept, (http://www.urbanpainting.info/)molto attenti alla scena della street art milanese, italiana ed internazionale, che viene presentata attraverso numerose mostre e performance dal vivo. L'ultimo esempio è terminato pochi giorni fa:  un "Urban live painting", con performance live di Pixel Pancho, Sonda, Zed1, Seacreative, Btoy e mostra delle opere degli stessi e di Erik Hikups, Orticanoodles, Guildor, Marco Teatro, Mambo e Master.Altri casi ancora sono quelli di gallerie che prendono sotto la loro "ala protettrice" degli artisti, portando avanti insieme un percorso espositivo (ad esempio, la Galleria Prospettive d'Arte di Milano e Pao).
Alcuni artisti riescono così non solo ad entrare in questo sistema ufficiale, affiancando spesso all’attività di street artist quella di grafici o nel campo dell’animazione, ma giungere anche alla vendita delle proprie opere, ottenendo quotazioni molto alte: è sempre più frequente il caso di lavori venduti all’asta o sul mercato che vengono considerati vere opere d’arte riconosciute e quotate, lontano dall’essere percepite come mero atto vandalico.

 Segnalate, commentando, ulteriori mostre o iniziative interessanti!

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