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martedì 10 gennaio 2012

"Scambio d'autore" tra passato e presente

Si è tenuto ieri un interessante evento che si pone come trait d’union tra le opere di Georges de La Tour in mostra a Milano e la street art. 

Infatti, il muro che ha ospitato le due opere dell'artista francese (provenienti dal Louvre e visibili a Palazzo Marino a Milano  fino al 8 gennaio 2012) è stato completamente trasformato nel corso di una notte dalle creazioni di sei street artist milanesi. 
La performance di Pao, Nais, Ivan, Tawa, TvBoy e Seacreative è rimasta visibile online per tutta la durata dell'intervento, mentre si potranno vedere le opere finite a partire dal 14 gennaio nello spazio di Superground a Milano.
Il progetto, promosso da Art Kitchen, crea così, attraverso il medesimo muro, un ponte tra passato e presente, tra centro e periferia (Palazzo Marino e Superground), tra notte (della performance) e giorno (in cui saranno "svelate" le opere).


Milano 
Palazzo Marino – Sala Alessi 
Notte del 9 Gennaio 2012  
live streaming dalle 15.00 alle 08.00 del giorno successivo 


Spazio Superground, Via Bussola 4 – MM Verde Romolo 
Dal 14 Gennaio al 31 Gennaio 2012 
Ingresso libero tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 









giovedì 1 dicembre 2011

“intralci 1961-2011. Dieci artisti scuotono la Franciacorta”

Ieri ho visitato la mostra "intralci" alla Fondazione Mudima di Milano, che vi recensisco con piacere.

L'esposizione è il risultato di un progetto più ampio che celebra i 50 anni della prima bottiglia di Franciacorta e che si compone di due fasi: la realizzazione delle opere in loco e la mostra milanese finale.
Il titolo del progetto, in-tralci, porta con sé un duplice significato:  l'intrecciarsi dei tralci di vite va a rappresentare, infatti, tutto il territorio della Franciacorta, ma anche gli intralci dell’arte contemporanea che si inserisce nella nostra vita quotidiana.

Nel mese di agosto 2011, durante la vendemmia, dieci artisti provenienti da correnti, esperienze e paesi diversi hanno trascorso dieci giorni in Franciacorta, con l'intento comune di reintrepretare artisticamente l'identità del territorio, ciascuno con il proprio linguaggio. É nata così una sorta di Officina della Creatività all'interno del Palazzo Lana di Borgonato, dove gli artisti hanno tradotto le loro suggestioni personali, ispirati dalla Franciacorta stessa, dalle storie del luogo e della gente, con mezzi e linguaggi differenti (street art, video-installazioni, fotografia, poesia di strada, pittura, performance), restituendo così la loro visione del territorio, valorizzato dall'opera stessa.

La visione delle opere in mostra, molte di grande formato, allestite sui due piani dell'edificio, permettono così allo spettatore di immergersi pienamente nella terra, nei luoghi, nei volti degli abitanti della Franciacorta.

Gli artisti che hanno partecipato sono:
Salvatore Benintende (a.k.a TV Boy, italo-spagnolo: tre tele  dedicate al passaggio generazionale degli ultimi 50 anni in Franciacorta, alla bellezza del territorio, alla degustazione),
Julien Breton (francese: cinque performance di light calligraphy ambientate in cinque luoghi diversi del paesaggio),
Paolo Bordino (a.k.a PAO, italiano: protagonista della sua tela sono le torbiere del Sebino e un ritratto-riflesso nell'acqua del personaggio misterioso dell'eremita),
DEM (italiano: tela ispirata dalla visione della Franciacorta dal Santuario della Madonna della Ceriola su Montisola, dalla natura, dall'uomo, dal vino),
Daniele Nicolosi (a.k.a Bros, italiano: effimera performance di Land Art nella quale una linea di vernice rossa ad acqua segna il perimetro di tutta la Franciacorta),
Ivan Tresoldi (italiano: quattro tele “Poesia”, “Rivolte”, “Spreme” e “Seme” che nascono da suggestioni del territorio ed esperienze personali),
Vladimir Jankovic (serbo: video-mappatura interattiva sul tema della “leggerezza” della fatica),
Pietro Masturzo (italiano, vincitore del World Press Photo nel 2010: reportage fotografico e ritratto della Franciacorta e dei suoi abitanti),
Giovanni Manzoni Piazzalunga (boliviano: murales che rappresenta la sua particolare visione della Franciacorta e il legame tra vino, territorio e uomo),
NeSpoon (polacca: installazioni con merletti ricamati tra i vigneti e piccole sculture in argilla all’interno di fessure di tronchi o di crepe).

La mostra è corredata di catalogo edito da Skira e curato da Jacopo Perfetti; disponibile alla visione in Fondazione anche un interessante video che racconta il progetto, con interviste agli artisti e "backstage" della realizzazione.

More info: www.intralci.com

Dal 1 dicembre al 22 dicembre 2011
@Fondazione Mudima, Via Tadino 6, Milano

venerdì 23 settembre 2011

Lecco Street View

Dal 6 all'8 Ottobre 2011 si svolgerà nella città di Lecco l'evento "Lecco Street View".
La manifestazione di street art, urban art e writing è pensata per riqualificare alcune zone pubbliche: gli artisti, selezionati attraverso un concorso, sono chiamati ad esprimere liberamente la propria creatività per rendere più colorata e migliore la città. Ognuno avrà a propria disposizione una superficie e un numero di bombolette e colori acrilici per la realizzazione della sua opera.
Oltre alla pittura su muro, verranno realizzate altri interventi di customizzazione dal vivo di tessuti, accessori, oggetti di design e gadget disponibili per il pubblico. L'happening si svolgerà da giovedì 6 Ottobre a domenica 9 Ottobre 2011, dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
Inoltre, negli stessi giorni, sotto la guida di un writer noto a livello nazionale, sarà organizzato un workshop dedicato a ragazzi e giovani artisti interessati a scoprire e imparare il linguaggio del Writing e della Street Art, apprendendo tecniche come l’uso dello spray o la realizzazione di stencil.



 More info:


http://www.comune.lecco.it

domenica 10 aprile 2011

Street Art

Con il termine Street Art (arte di strada) si indicano tutte quelle forme artistiche che si manifestano in luoghi pubblici, con tecniche varie: spray, sticker, stencil, proiezioni video o sculture. La street art presenta alcune differenze e alcune caratteristiche in comune con il fenomeno del writing: se ne differenzia poiché la tecnica in questo caso non si limita all’uso della bomboletta e il tema non è inscindibilmente legato solo allo studio del lettering e della tag, ma può includere soggetti differenti (es: disegni o slogan di critica sociale, installazioni); mantiene, invece, come il writing, un forte rapporto con la strada e un simile intento di rivendicazione di vie o piazze come luoghi pubblici, di tutti, contro la proprietà privata (e dunque un aspetto di sovversione e critica verso la società) e il tentativo di farne uno spazio di esposizione per la propria fantasia e le proprie opere, comunicando così ad un vasto pubblico (dunque la stessa ricerca tesa a farsi conoscere).
Tra le tecniche che la street art utilizza troviamo l’utilizzo di stencil, che permettono una produzione molto veloce e pressoché illimitata, e lo sticker: in questo caso è dunque l’adesivo il mezzo con cui veicolare un messaggio di tipo politico, sociale, di critica, fino ad arrivare a volte allo sfruttamento dello stesso metodo per la pubblicità commerciale (tramite operazioni di cosiddetto “guerrilla marketing”: promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso budget, che si avvale di mezzi e strumenti aggressivi, usati in modo creativo per far leva sull’immaginario dell’utente); in altri casi lo sticker viene visto come un altro modo per diffondere la tag o un emblema del writer. Spesso la street art cerca, stupendo il passante, di contrastare una cultura che crea spettatori passivi, e di far riflettere.
Paradigmatico in questo senso è il caso “Untho”, il cui ideatore è il giovane artista Alessio Schiavon. Un omino stilizzato vuole rappresentare, agli occhi del creatore, l’ “uomo medio”, milanese, grigio, accigliato, spento, passivo, contro il quale si rivolge il messaggio alla base del concetto artistico, che mira a interferire con il contesto urbano inserendosi all’interno di questo tramite gli stickers, provocare il pubblico con i suoi pensieri e riflessioni, proporre uno stile di vita alternativo, più attivo e “spensierato”, in opposizione ai frenetici ritmi urbani. Tramite l’affissione di posters e stickers in giro per la città di Milano e non solo, spesso con un’azione capillare, si mira ad un duplice fine, poiché l’operazione è in un primo tempo esclusivamente artistica e poi sfruttata anche a fini pubblicitari, in seguito alla creazione di una linea d’abbigliamento streetwear.
In altri casi, invece, la street art mira a proporre un nuovo messaggio in contrasto diretto con i manifesti pubblicitari da cui la città risulta invasa (senza alcuna lamentela da parte dei cittadini come invece accade per l’arte di strada stessa).
La street art, così come il writing, cerca un circuito spesso illegale, ma più spontaneo e più diretto ad un vasto pubblico, facendo della città stessa la sua galleria a cielo aperto e rifiutando mostre ufficiali, anche se oggi un gran numero di street artist fa il suo ingresso nel “sistema”.

Next: alcuni dei più importanti street artist di oggi: Banksy, Blek le rat, Shepard Fairey.